San Giorgio e il minestrone centenario

by Stefania

La menestra de San Dordi

Salita alla Chiesa di San Giorgio a Sorriva

Se passeggi a Sorriva di Sovramonte il giorno della Festa di San Giorgio ( il 23 aprile), potresti ricevere un invito a pranzo o semplicemente per un brindisi in compagnia da una famiglia del paese.. non ti preoccupare qui è normale e ti spiego perchè.

Questa tradizione risale addirittura al 1631 e viene celebrata ogni anno come ringraziamento per la fine della pestilenza che colpì duramente l’Italia quell’anno e che qui decimò il paese.

Drappo di San Giorgio

La ritualità, i gesti e la coreografia non sono mai cambiati da allora e nelle famiglie è molto sentita questa tradizione.

Durante la peste del 1631, quella di cui parla anche il Manzoni nei Promessi Sposi, nel piccolo paese morirono tutti, si salvarono solo due famiglie che in quel momento si trovavano in alpeggio con i propri animali. Al loro ritorno in paese seppellirono i morti fuori dal paese e fecero voto a San Giorgio che se li avesse protetti dalla peste avrebbero fatto una minestra da offrire ai viandanti.

Da allora, ogni anno, nel giorno di San Giorgio viene preparata la minestra e poi distribuita dai giovani del paese a chi ne ha piacere.

La ricetta è segreta! Ho conosciuto alcune signore del paese e mi hanno confidato la ricetta della “Menestra”, si tratta di una purea di fagioli, burro e spezie. Le spezie sono però un segreto che, mi hanno detto, viene tramandato dai vecchi del paese e che non può essere rivelato.

Il voto non è stato interrotto nemmeno durante la Seconda Guerra Mondiale e nemmeno nel 2020 e 2021 dove però è stata fatta in modalità privata all’interno delle famiglie stesse.

Ho avuto modo di assaggiare il pane di San Giorgio benedetto, accompagnato da un buon calice di vino che mi ha offerto una famiglia del paese.

Una visita merita la Chiesa di San Giorgio a Sorriva, di recente restauro, dove si può ammirare la processione dei Cappati ( chiamati così perchè durante la processione indossano camici e cappe rosse ) che ancor oggi, ogni terza domenica del mese, partecipano alla processione eucaristica intorno al colle di San Giorgio con la divisa dell’antica ArciConfraternita del Santissimo Sacramento e portano il Drappo di San Giorgio in corteo.

Interno Chiesa di San Giorgio

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