Rifugio Bruto Carestiato: Escursione da Passo Duran.
L’escursione che conduce al Rifugio Carestiato da Passo Duran è un percorso agevole situato nell’Agordino, nelle Dolomiti Bellunesi in Veneto. Questo itinerario è adatto sia per l’estate che per l’inverno, perfetto anche per le ciaspole sulla neve.
Per saperne di più sul Rifugio clicca https://www.rifugiocarestiato.com/wordpress/
Scheda Tecnica
Partenza: Passo Duran a 1605 metri https://shorturl.at/euFU6
Tipologia: Andata/Ritorno
Dislivello: 200 metri
Quota massima: Rifugio Bruto Carestiato a 1834 metri
Tempi: 1.5 ore
Segnaletica: Buona
Difficoltà: Facile
Punti d’appoggio: Rifugio Bruto Carestiato
Gruppo: Moiazza
Cartografia: Tabacco 1:25.000, foglio 25, Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine.
Periodo consigliato: Tutte le stagioni
Il percorso
L’escursione al Rifugio Carestiato ad Agordo rappresenta un itinerario agevole nell’Agordino da percorrere sia in estate che in inverno nelle Dolomiti Bellunesi. Se desideri avvicinarti al mondo delle escursioni con le ciaspole, il Rifugio Carestiato sulle Dolomiti Agordine è la meta ideale.
Nonostante la facilità del percorso, il panorama offre viste eccezionali.
Durante l’escursione, ammirerai le cime di San Sebastiano e del Tamer dal Passo Duran e godrai di una splendida vista sulla Conca Agordina e sulle Pale di San Martino dalla cima del Rifugio Carestiato.
Questa escursione è adatta non solo all’inverno ma anche alle altre stagioni.
Per raggiungere il Rifugio Carestiato, partiamo dal Passo Duran, valico che collega l’Agordino con la Val di Zoldo, a 1605 metri s.l.m. Il sentiero da seguire è il sentiero 549 con segnavia per il Rifugio Bruto Carestiato. La prima parte del sentiero attraversa il bosco e offre panorami sulla Conca Agordina mentre si prende quota. Dopo circa 1 o 1.5 ore, si raggiunge il Rifugio Carestiato a 1834 metri. Situato strategicamente, offre un panorama mozzafiato sulla vallata agordina. Dal rifugio, partono vari sentieri, incluso uno per la ferrata Costantini che porta alla cima della Moiazza Sud.
Il ritorno segue lo stesso percorso dell’andata.