Le Grotte di Oliero

by Stefania

Il mondo sommerso

Chiare, fresche e dolci acque, utilizzando le parole di Francesco Petrarca possiamo sintetizzare l’essenza delle Grotte di Oliero.

Siamo nella Valle del Brenta, a Valstagna, e qui troviamo le grotte scoperte da Alberto Parolini nella seconda metà del 1800. Le sorgenti dell’Oliero nascondono le risorgive carsiche più grandi d’Europa e raccolgono le acque dei Sette Comuni dell’Altopiano di Asiago.

Le Grotte aperte al pubblico e visitabili sono quattro:

  • Covol dei Veci
Covol dei Veci

La grotta si apre alla base di una parete di roccia di una settantina di metri. Qui troviamo un grande covolo con una volta alta una ventina di metri.

La vista del Covol dei Veci potrebbe trarci in inganno e proiettarci in un mondo magico e incantato, lo dimostrano le edere che pendono fino a sfiorare il pelo dell’acqua.

Il fondo di questa importante caverna è invaso dall’acqua che forma un bellissimo laghetto coperto, l’acqua può presentarsi ferma, in periodi di secca, o tracimante dai sassi che coronano il laghetto quando la grotta è in attività.

Il fondo del laghetto è inizialmente profondo circa 3 m. ed è completamente cosparso di grossi massi di crollo, provenienti da una imponente frana che, proveniente dalla Valleranetta, nel 1936 ha invaso sia il bacino dell’Oliero che il Covol dei Veci, modificando l’aspetto di entrambi.

Se ci si immerge si scende lungo un primo conoide di ghiaia mista a sabbia più fine e facile ad intorbidire l’acqua al passaggio, a -9 m.

La poca luce naturale che riesce a fendere la prima parte del laghetto, scompare e davanti la grotta si immerge in profondità verso il buio.

La grotta prosegue e la profondità aumenta, all’interno è presente sempre meno luce e questo ha permesso a specie particolarmente delicate, come il Proteo (un piccolo anfibio acquatico, la sua particolarità sta nel fatto che è privo di occhi e per questo ha sviluppato in modo eccezionale olfatto e udito) di trovare un luogo tranquillo dove vivere.

  • Covol dei Siori (o Grotta Parolini)

Cavità carsica che ospita una delle due sorgenti del fiume Oliero.

La si raggiunge con una passeggiata di pochi minuti nel parco e la si può visitare con una barca con guida ed al suo interno si possono osservare stalattiti e stalagmiti di dimensioni ragguardevoli. Una mezz’ora trascorsa nel cuore della montagna.

  • Covol dei Assasini
Covol dei Assasini

Si trova esattamente sopra l’imboccatura del Covolo dei Siori, Prende il nome dalla cattiva fama dei suoi occupanti medievali. Le evidenze archeologiche hanno riscontrato presenze umane già nella preistoria. Anche questa cavità rappresenta la vecchia via d’uscita dell’acqua dell’altipiano di Asiago.

  • Covol dee Soree

Prende il nome dalle due figlie di Alberto Parolini, antico proprietario del complesso. Come il Covol degli Assassini, rappresenta la vecchia via d’uscita dell’acqua dell’altipiano di Asiago. La cavità non è più attiva. E’ comodamente accessibile da una piccola deviazione dal sentiero principale.

La Grotta Parolini

Grotta Parolini

Alla Grotta Parolini possiamo accedere con una piccola barca in legno trainata a mano e comunque sempre accompagnati da Guide naturalistiche ambientali di Ivan Team ( link https://www.ivanteam.com/ )

L’ingresso della grotta è lungo un centinaio di metri e largo una ventina è ricoperta da 13 metri di acqua e costantemente alimentata da un condotto a sifone, per questo prima della visita ti consiglio di controllare sempre il loro sito ( link https://www.grottedioliero.it/ ) se l’apertura della grotta è garantita, poiché in caso di maltempo persistente sull’Altopiano di Asiago lo scarico dell’acqua a valle renderebbe particolarmente pericoloso l’ingresso e la visita alla grotta stessa.

All’interno della Grotta di Parolini potrai trovare un imbarcadero molto carino che sembra uscito da un libro di favole per bambini, dove ormeggerai e potrai ammirare da vicino le stalattiti e la sala della colata dove potrai ammirare una magia della natura, una colata alabastrina e le nicchie creatasi con la grotta stessa.

Lasciati consigliare:

. Puoi entrare nel Covol dei Veci sulla destra, percorrendo con molta prudenza una stretta cengia, ci si può inoltrare per qualche metro all’interno del covolo senza bagnarsi e vederne l’interno, mentre ciò riesce più facile e meno rischioso stando sulla sinistra del covolo, dopo aver attraversato il corso dell’Oliero sul ponticello della diga e dopo aver percorso un tratto del parco.

. La visita in barca alla Grotta Parolini dura circa mezz’ora, consiglio scarpe chiuse, e una giacca antivento la temperatura all’interno della grotta è costante a 12° sia in estate che in inverno, le acque sono gelide.

. Quando sarete all’interno dell’imbarcazione non lasciare niente sporgersi dalla barca, porta attenzione al soffitto della grotta che in alcuni punti richiede un particolare accorgimento soprattutto se si è delle persone alte.

. Accessibilità: essendo una riserva naturale che non ha ricevuto particolari rimaneggiamenti dall’uomo l’accessibilità è limitata, il percorso è sterrato e non accessibile con sedie a rotelle o passeggini e lo stesso vale per l’accesso alla grotta stessa.

. Ti consiglio di scaricare da Android o IOs l’app gratuita Grotte di Oliero per trovare curiosi approfondimenti riguardanti la natura e il paesaggio circostante. qr code apple.pdf qrcode android.pdf

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