La Casa del Guardiano del Fuoco

by Stefania

Un piccolo castello a pochi passi dal paese, una breve salita e la vista si apre verso un’intera vallata.

Siamo nelle terre sconfinate oltralpe? No siamo a Fonzaso, in Veneto!

Facciamo però un passo indietro.

La storia di Fonzaso ha inizio ai tempi romani, quando la vicina Feltre era un importante “municipium”.

Passavano in queste zone infatti importanti raccordi commerciali e militari, come la “Claudia Augusta Altinate” e una delle sue varianti “Paolina” che aiutava il commercio della zona.

Per molto tempo il paese di Fonzaso venne rinominato “La Fenadora” ricordando la raccolta del fieno in montagna e la successiva discesa trasportato con apposite slitte..ma Fonzaso non era solo questo, era anche un paese che commerciava legname, grazie anche alla particolare vicinanza del Primiero, il lamonese, il feltrino e la Valsugana.

Essendoci un gran commercio di legname le abitazioni erano principalmente costruite in legno e gli incendi erano tutt’altro che rari.

Nasce così la necessità di dotarsi di una forma di controllo e si pensò ad un guardiano.

Si pensò così di costruire un’abitazione per questa figura, probabilmente vicino ai resti dell’antico castello di Fonzasia che venne abbattuto dal Senato Veneto intorno al 1521 come molti altri della zona. Vennero mantenute le merlature

Il paese decise così di autotassarsi dando al guardiano il corrispettivo di una “minela” di farina ( circa 2 kg), in cambio il guardiano aveva il compito di controllare che nella vallata non scoppiassero incendi e se ciò avveniva doveva date immediato allarme.

L’Eremo di Fonzaso

La casa è stata costruita all’interno di una nicchia, chiamata Covolo o grotta aperta, del Monte Avena  

Come arrivare alla casa del guardiano del fuoco 

La nostra passeggiata inizia dalla Piazza di Fonzaso, dove possiamo parcheggiare la macchina e indossare le nostre scarpe da trekking.

Proseguiamo per via Lucco dove inizieremo a trovare delle indicazioni per raggiungere l’Eremo di San Micel, prosegui oltre la Chiesa e alza lo sguardo, ti troverai l’Eremo proprio di fronte, non puoi sbagliare!

La camminata è di circa una quindicina di minuti e il percorso è fattibile in tutte le stagioni, in estate si snoda in penombra all’interno del bosco e qui puoi trovare un po di refrigerio.

Segui il sentiero e se hai dubbi volgi sempre lo sguardo verso monte e li troverai, anche se in alcuni punti nascosto dalla vegetazione, il bianco dell’Eremo spiccare.

All’arrivo ti si aprirà una vista su tutta Fonzaso e le campagne che la circondano, saprai di essere arrivato quando vedrai comparire le balaustre merlate e troverai:

  • – la chiesetta, che è chiusa al pubblico ma è visibile all’interno la tela che raffigura San Michele ( da cui il nome dell’Eremo) e l’Occhio Divino affrescato  
  • – la casa del custode, anche questa non aperta al pubblico ma con una comoda panchina e tavolo all’esterno per sederti ed ammirare la vista
  • – la statua della Madonna e la scritta Ave Maria sulla pietra

Per il rientro puoi percorrere la stessa strada oppure continuare verso La Casa delle Fate.

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