Le porte di Feltre

by Stefania

Feltre, città di collegamento, di transito ma anche di collegamento amministrativo e territoriale. Questo e molto altro era Feltre già in epoca romana e a seguire poi in epoca medievale e rinascimentale.

Le porte delle città da sempre hanno da prima un’importanza a livello difensivo, logistico ed estetico. Le Porte di Feltre sono ancor oggi ben visibili.

Porta Imperiale

Porta Imperiale

Porta Imperiale, edificata nel 1489 da ordine del Podestà Cappello consente l’ingresso alla cittadella da ovest con la salita di Via Mezzaterra. Restaurata nel 1545 con linee più classiche, va a perdere il suo scopo difensivo. Questa porta anticamente si chiamava Porta Cormeda, la storia però ci racconta un cambio di nome al passaggio degli imperatori in visita alla città, da Federico II a Carlo IV . Dopo la metà del 1800 cambia ancora nome e diventa Porta Castaldi in onore di uno dei primi stampatori italiani. 

Sul versante meridionale del colle doveva aprirsi Porta Domo, dove ora parte il percorso della sentinella e arriva in via Mezzaterra tramite Arco Odoardi. Questa porta doveva avere un torrione semicircolare delle mura rinascimentali, abbattuto nel 1873 per far posto alle Scalette Nuove.


Porta Pusterla

Porta Pusterla

Porta Pusterla rappresenta l’ingresso pedonale meridionale alla cittadella, segna un passaggio fortificato tra la zona del Duomo e quella del Castello, viene completata solo nel 1494, quindi in un secondo momento rispetto alla porta ovest. Questa porta aveva, sulla destra, una torre semicircolare demolita poi nel XVIII sec. La porta prende il nome da una porticina segreta detta “posterla” che permetteva l’uscita veloce verso la cittadella. Sopra l’arco a tutto sesto posto all’ingresso è affrescata la Giustizia e su quel che resta della lapide, un leone alato di San Marco posto tra gli stemmi della città e del Podestà Francesco Marcello e le effigi dei Santi e Patroni della città. Nella parte aggettante con archetti in stile gotico è ben visibile il simbolo di pietra del Beato Bernardino, un sole raggiante con le lettere IHC. Porta Pusterla era dotata di doppie porte in origine, per fini difensivi. Questa antica porta-torre probabilmente rappresentava parte di una passaggio fortificato che collegava il castello vescovile con la città alta.

Dalla porta si snoda una suggestiva scalinata coperta, che in quattro rampe, tra chiari e scuri, sale verso Piazza Maggiore, mentre tra le colonne del porticato si può ammirare lo scorcio delle ripide mura del Palazzo Pretorio.


Porta Oria

Porta Oria

Porta Oria, l’antica Porta Aurea, ha mantenuto le sue vesti di opera difensiva medioevale che delimitava ad oriente la cinta muraria della vecchia città. Ridotta d’altezza nel diciannovesimo secolo la porta- torre presenta 3 archi acuti, i due esterni erano dotati di portoni, i più interni ancor oggi presenti, e verso la città era presente una saracinesca probabilmente a scorrimento dentro guide. In origine all’esterno doveva esserci una sorta di ponte levatoio, poi tolto nel 1502. Le porte venivano chiuse al tramonto e riaperte all’alba.

Questa porta era la preferita dalle autorità veneziane durante i loro spostamenti da Venezia a Feltre e viceversa.

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